BOAVISTA: quel POP ROCK di “Ruggine” e di “Stelle”

Sensazioni anni ’90, anzi primi 2000, sensazioni di pulito e di fastidiosamente opportuno, momenti di grande pregio didattico pensando alla bella musica che ha sempre fatto breccia nel cuore degli ascolti “popolari”. Parliamo dei bolognesi BOAVISTA, parliamo di questo primo lavoro di rock romantico e di pop spigoloso. Mettiamo in circolo “Li dove ci sono le stelle”, primo disco anticipato in rete dal singolo “Ruggine” – coronato da un video anch’esso figlio di quel mood alla Nickelback di “Hero”… un disco forse anacronistico, ancora privo di quel momento che segna passo e memoria, forse ancora vergine di quella scrittura che determina il grande successo… ma decisamente un disco che si avvia alla maturità, artigiana d’autore e industriale per il main stream.

Io partirei da questo nome esotico, di evasione e di tendenza per molti aspetti. Cosa rappresenta per voi?
La nostra identità. Boavista vuol dire visti a Bologna, ci ricorda che tutto è iniziato in questa città ed è stato un dono…

Così di primo acchito penso ai Buena Vista Social Club. E quindi vi chiedo: nel romanticismo di queste canzoni, quanto peso sociale c’è?
Noi non possiamo parlare d’altro che non sia Amore. L’essere umano è nato per essere felice e per amare non per fare altre cose stupide e distruttive. Dovremmo essere figli di un mondo che non sia così?

Restando sul tema: questo disco, nato in un periodo davvero particolare. Quanto è stato contaminato, condizionato e ispirato dal tempo che viviamo?
Poco, più che altro è riuscito a farci evadere da questo momento, abbiamo voluto riempire tutto il silenzio che abbiamo sentito, speriamo serva a qualcun altro a fare lo stesso.

Boavista e NUtone Lab: connessione del caso o inseguita e voluto?
NUtone collaborava già con noi ma non lo sapeva. Scherzi a parte Filippo collabora da anni con Taz (Simone Tancredi – voce) e quando gli abbiamo presentato il progetto e i brani è diventato il 6 uomo della band…non ne possiamo fare senza

Sanremo: come avete vissuto quella parentesi? E si ripeterà in futuro?
Forse si forse no, come tante cose è stata una tappa del nostro viaggio; bello salire sul palco, sempre, non escludiamo niente a priori ma vogliamo fare anche altre cose

Main stream Vs Canzone d’autore: meglio un cliché per coccolare le mode o meglio lasciar da parte l’estetica in luogo di una poesia più sottile?
Ci sarà sempre chi ascolterà più la musica e chi seguirà più il testo, l’importante che rimanga sulle labbra o nelle orecchie di chi ascolta…ognuno troverà il suo perché e lo vivrà in una camera o in viaggio in una macchina

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