Il mondo della semplicità, il mondo delle parole che si fanno capire e che rappresentano un’immagine, una fotografia o meglio, un quadro dove i colori sono tenui e rilassanti, naturali come quelli che lo sguardo percepisce guardando una campagna o un ambiente non contaminato.
Ma nello stesso tempo è anche lo sguardo verso il cielo buio e sereno che non genera angoscia ma una tavolozza fatta di stelle.
Ed è proprio il nome comune di una importante stella , Cometa, il singolo d’esordio del cantautore abruzzese Davide Corneli in arte Mezzalibbra.
Una prima esperienza discografica che da il “La” (rimando tra le righe di un pentagramma), al suo cammino nel mondo della musica .
Oggi non è semplice ricavarsi uno spazio in un mondo così difficile in cui emergere e coltivare le proprie passioni o anche, senza spaventarci nel dichiararlo, il proprio lavoro, ma la grande forza di spinta della composizione e della musica indirizza un ragazzo come Mezzalibbra a provarci e per questo già dobbiamo rendergli la nostra approvazione.
Il brano ha nelle sue trame margini di miglioramento ma certamente ci dà delle indicazioni verso buoni presupposti che saranno suffragati dalla pazienza, dalla forza di volontà, dallo studio e dalla gavetta che rappresenta ancora oggi un mezzo per crescere.
Ben visibile e la vena cantautore pop con lampi di rock che rendono ben fruibile l’ascolto con una voce ancora da maturare nell’interpretazione ma che sicuramente si adatta, senza intoppi, alla struttura della canzone.
D’altronde la performance vocale dei cantautori non è mai stata l’aspetto principale delle composizioni di questo tipo dove, fondamentali sono le parole, ma onestamente, Mezzalibbra, riesce a rendere protagonista anche il suo cantato, preciso, intonato e perfettamente nelle pieghe della canzone.
Un giovane promettete e coraggioso da cui ci aspettiamo cose nuove a dimostrazione della crescita della sua arte.
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